La realizzazione di sistemi smart sta diventando sempre più diffusa in contesti impiantistici civili o industriali. Ma parlare di ‘case intelligenti’ cosa significa veramente? Il secolo scorso ha gettato solide basi nel settore della domotica e nel futuro la simbiosi tra compartimento elettronico ed elettrico aumenterà sempre di più fino a fondersi completamente. La larga diffusione di internet tra la popolazione ha permesso di svolgere funzioni dallo schermo di uno smartphone che fino a pochi anni fa erano impensabili: inserire l’allarme di casa, programmare la lavatrice, verificare in tempo reale il consumo della lavatrice, aprire il proprio cancello carraio.

Potremmo riempire molte pagine se ci soffermassimo a pensare a quante cose potremmo fare grazie ai nostri dispositivi, e a chissà quante ci attenderanno nei prossimi anni. Costruire una casa o ristrutturarne una già esistente non può prescindere dal soffermarsi a riflettere su questi concetti: un impianto elettrico non verrà più visto come un sistema di apparecchiature volte a sfruttare energia elettrica per illuminare o alimentare elettrodomestici ma in un’ottica più profonda assumerà un ruolo di gestione di queste e altre funzioni in totale comodità, magari in nostra assenza fisica nell’ambiente. Non parliamo solo di dispositivi a buon mercato che con la voce possono accendere la radio o una luce: il concetto di domotica sottende a una tipologia impiantistica semplice da utilizzare ma complessa nella sua realizzazione.